VALUTE
Il dollaro USA è sceso qualche decina di punti rispetto a un paniere di altre principali valute durante le prime negoziazioni di giovedì. Dopo un periodo di indecisione, la maggior parte degli analisti ora concorda sul fatto che sarà molto improbabile che la Federal Reserve aumenti i tassi di interesse quando si riunirà la prossima settimana.
Tuttavia, ciò non vuol dire che non ci sarà un altro aumento degli oneri finanziari nel corso dell'anno, a seconda dell'inflazione e dell'andamento dell'economia. Nel frattempo, l'euro ha trovato un certo sostegno nei confronti del biglietto verde, poiché l'attesa pausa relativamente alla decisione sui tassi USA, difficilmente troverà riscontro nella Banca Centrale Europea. L'inflazione core rimane un problema nella zona euro e, nonostante le difficoltà economiche della regione, si prevede che la BCE continuerà ad aumentare i tassi, mentre lotta per rallentare l'aumento dei prezzi al consumo.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Giovedì i listini azionari hanno aperto per lo più in ribasso nel vecchio continente, estendendo le perdite registrate ieri alla fine della sessione di negoziazione negli Stati Uniti a causa del calo della propensione al rischio. I timori per l'inflazione e la recessione sono riemersi nel mondo occidentale dopo la sorprendente mossa aggressiva della BoC sui tassi di ieri. Questa ripresa del ciclo di rialzi ha portato gli investitori a ritenere che l'attuale lotta contro l'aumento dei prezzi fosse tutt'altro che conclusa, intaccando le speranze di un atterraggio morbido delle banche centrali.
Le azioni sono scese e i rendimenti delle obbligazioni a 2 anni sono aumentati. Allo stesso tempo, gli asset rifugio come l'oro hanno ripreso a salire, mentre gli operatori, hanno colto questa opportunità di ritorno del risk off per ridurre la loro esposizione agli asset più rischiosi. L'incertezza probabilmente persisterà in vista delle riunioni della BCE e del FOMC della prossima settimana.
Oggi è prevista una maggiore volatilità, con i dati sul PIL dell'UE e le prime richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti in arrivo nel pomeriggio.
Lo STOXX-50 ha oscillato verso il suo supporto immediato a 4.2770,0 punti poiché i guadagni nelle azioni energetiche sono controbilanciati dalle perdite del settore tecnologico.
Pierre Veyret – Analista Tecnico, ActivTrades
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