Ieri la Fed ha deciso di mantenere i Fed Funds nella forbice 5.25%-5.50%, il massimo degli ultimi 22 anni, dopo che nel mese di luglio aveva alzato i tassi in linea con il consensus di mercato. Questa volta ci si poteva attendere qualcosa di diverso ed invece siamo tornati alle solite. Non c’è stato aumento del costo del denaro ma le previsioni, soprattutto dopo la conferenza stampa di Jerome Powell, scontano un altro rialzo da qui a fine anno. Quindi sia che le banche centrali alzino i tassi, come la BCE recentemente, sia che non li alzino, come la Fed ieri, l’atteggiamento rimane hawkish.
I mercati non apprezzano e cominciano a risentirne. Ieri i tre indici USA hanno chiuso in rosso così come questa notte i listini asiatici. Per contro, sul mercato dei cambi il dollaro è tornato a salire come valute rifugio, mentre il solo a stabilizzarsi è stato il petrolio, a causa dei timori di un calo della domanda.
Ma torniamo un attimo alla Fed, soffermandoci su quanto ha dichiarato Jerome Powell. Quest’ultimo si è detto ottimista, visto che la crescita del Pil reale è stata superiore alle attese, la spesa dei consumatori è stata robusta mentre la disoccupazione rimane bassa, anche se la crescita dei salari sta evidenziando alcuni segnali di rallentamento.
Nel frattempo, i tassi più alti stanno cominciando a pesare sulle imprese, ma il processo per riportare l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare, per cui la Fed è pronta ad aumentare ancora i tassi se necessario. Un atteggiamento ancora restrittivo che comincia a portare i prezzi dei vari asset nella direzione dell’avversione al rischio, con gli azionari in ribasso e il dollaro in salita.
VALUTE
Sul mercato dei cambi il dollaro l’ha fatta da padrone con rialzi sostenuti e un EurUsd ormai a ridosso di 1.0630 e a rischio break out ribassista, con obiettivi eventuali a 1.0540. Il Cable si trova a ridosso di 1.23, con target a 1.2270. UsdJpy è ancora al rialzo, con possibili obiettivi in area 150, zona rischio per un eventuale intervento della BoJ. EurJpy si trova a ridosso di quota 158 con possibilità di andare al test di 160, soglia psicologica e resistenza chiave, mentre UsdCad torna a ridosso di 135.
DATI MACRO E BANCHE CENTRALI
Oggi è una giornata interessante visto che ci sarà la decisione della BoE che, dopo il calo dell’inflazione registrato ieri, potrebbe non alzare i tassi, anche se l’inflazione si trova ancora vicino al 7%. Oltre alla Boe segnaliamo la decisione della banca centrale svizzera, di quella svedese e di quella norvegese, tra le 9.30 e le 10.30, in un filotto di notizie che potrebbero spostare la moneta unica e il franco svizzero.
Sul fronte dati macro oggi pomeriggio aspettiamo i jobless claims, oltre alla fiducia dei consumatori nell’Eurozona. Si prospetta quindi una giornata in cui potremmo finalmente vedere un po’ di volatilità.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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