PETROLIO
I prezzi del petrolio sono scesi durante le prime contrattazioni di lunedì, mentre gli investitori si preparano alla decisione di politica monetaria della Federal Reserve di mercoledì prossimo. Gli analisti sono concordi nel ritenere che la banca centrale manterrà i tassi di interesse invariati, ma gli osservatori si concentreranno sul tono usato per dare l'annuncio.
Se la Fed dovesse accennare a ulteriori rialzi dei tassi nel corso dell'anno, come molti si aspettano, il prezzo del barile potrebbe subire un ulteriore ribasso. Il prezzo del greggio è infatti espresso in dollari e un biglietto verde più forte significa un valore nominale più basso. Allo stesso tempo, la politica monetaria degli Stati Uniti è importante non solo per la maggiore economia mondiale, ma anche per il resto del mondo.
Se la Fed continuerà a concentrarsi sulla lotta all'inflazione persistentemente alta attraverso una stretta monetaria, alla fine raggiungerà il suo obiettivo, ma l'effetto collaterale sarà un rallentamento dell'economia. È questa prospettiva di un calo della domanda indotto dalla Fed che viene ora scontata dagli investitori, spingendo a ribasso per i prezzi del petrolio.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONIARIO EUROPEO
Le azioni europee sono salite lunedì mattina, inaugurando la settimana con una nota positiva, mentre gli operatori attendono le decisioni della Federal Reserve, della BoJ, della Banca centrale cinese e della BCE sui tassi. La maggior parte dei benchmark è salita, con i titoli finanziari, industriali e dei consumi ciclici in testa, grazie all'aumento dell'appetito per gli asset più rischiosi.
La volatilità del mercato continuerà ad aumentare con l'avvicinarsi delle riunioni delle banche centrali previste per questa settimana, con l'ottimismo nei confronti di una "pausa" o di una "svolta" da parte della Fed potrebbe essere controbilanciato dalla persistente incertezza monetaria del vecchio continente.
Inoltre, e nonostante il recente cambiamento di narrazione da parte dei funzionari della Fed, la maggior parte degli investitori è stata sorpresa dai rialzi dei tassi sia della RBA che della BoC, uno scenario non del tutto escluso per le riunioni di questa settimana, soprattutto in Europa.
Lo STOXX-50 è salito di oltre 30 punti questa mattina, avvicinandosi alla resistenza di 4.335,0 punti, un livello visto in precedenza all'inizio di giugno. Come già detto in precedenza, non ci aspettiamo che il mercato superi le resistenze più importanti prima delle riunioni delle banche centrali, e sia 4.335,0 che 4.355,0 dovrebbero continuare a bloccare i prezzi fino a quando gli investitori non riceveranno maggiori indizi sulla direzione delle politiche monetarie.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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