PETROLIO
I prezzi del petrolio hanno continuato nella loro discesa costante, durante le prime contrattazioni di mercoledì, alimentata dal momentum negativo venutosi a creare durante le sessioni precedenti. Sino ad ora, questa settimana, il prezzo del greggio Brent è sceso di oltre il 5%, con il sentiment di mercato che rimane negativo. Gli investitori sono nervosi per la domanda futura, una sensazione esacerbata dai deludenti dati sulla produzione cinese pubblicati durante la notte.
Con le prospettive economiche che rimangono incerte per il più grande importatore mondiale di petrolio greggio, le aspettative sulla domanda stanno diminuendo, causando un calo dei prezzi. Nel frattempo, coloro che speravano che la minore domanda sarebbe stata compensata dai tagli alla produzione dei paesi OPEC+ sono rimasti delusi. I recenti commenti dei funzionari russi hanno accennato all'intenzione del paese di mantenere gli attuali livelli di produzione, riducendo la probabilità di una riduzione della produzione OPEC+ e ostacolando ulteriormente il prezzo del barile.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
I mercati europei e i contratti future statunitensi hanno aperto in ribasso mercoledì, riflettendo una tendenza ribassista emersa durante la notte in Asia. Prevale l'incertezza, poiché gli sviluppi macroeconomici pesano sul sentiment del mercato. I listini azionari europei stanno registrando cali nella maggior parte dei settori, con le azioni cicliche dei consumatori che sono state le più colpite finora. Il sentiment negativo è alimentato dai dati negativi usciti in Cina, con la pubblicazione dei PMI inferiori alle attese, che indicano un rallentamento della produzione e della domanda nella seconda economia più grande del mondo, e hanno avuto un impatto anche sui titoli energetici e minerari.
Tuttavia, il vento potrebbe cambiare durante la sessione di negoziazione di oggi mentre gli investitori attendono una serie di dati sui CPI dai paesi dell'UE, che dovrebbero mostrare miglioramenti nella regione, soprattutto dopo che la Francia ha già segnalato una pressione sui prezzi in calo. Numeri più deboli dei prezzi al consumo, potrebbero modificare l’approccio della BCE verso i tassi, e ridurre le probabilità di rialzo del costo del denaro e contestualmente aumentare la propensione al rischio da parte dei trader.
Nel frattempo, è probabile che l'attenzione degli investitori si rivolga anche agli Stati Uniti poiché si sta ancora monitorando la questione del limite del debito in seguito all'accordo raggiunto tra il presidente Biden e il presidente della Camera McCarthy, mentre i dati sui JOLTSs Job Openings, previsti per oggi pomeriggio negli Stati Uniti e il rilascio del beige book della Fed, previsto nel tardo pomeriggio, dovrebbe portare maggiore volatilità ai mercati azionari e Forex.
Pierre Veyret – Analista Tecnico, ActivTrades
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