Terminata la questione del debito, il mercato è tornato a concentrarsi sui dati macro, seguendo lo stesso mantra osservato per lungo tempo, almeno da ottobre 2022 ad aprile 2023, in base al quale le buone notizie provenienti dall’America vengono considerate come un via libera ad ulteriori rialzi del costo del denaro da parte della Fed, generando così un sell off dei listini azionari, in concomitanza al rialzo del dollaro-rifugio.
A causare il ritorno di questa anomalia logica (le buone notizie dovrebbero sostenere le borse e gli utili societari), questa volta è stato il dato sui jolts openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali ed industriali. Il numero dei posti vacanti è aumentato di 358 mila unità, per raggiungere i 10.1 milioni ad aprile rispetto ai 9.7 milioni di marzo e sopra le aspettative di 9.37 milioni.
La reazione dei mercati azionari è stata negativa, con il Dow Jones che ha chiuso in rosso dello 0.41% mentre l’S&P ha lasciato sul terreno lo 0.61% e il Nasdaq lo 0.63%. Ieri sono stati pubblicati i dati relativi all’inflazione in Europa da cui si evince che c’è stato un rallentamento generalizzato per la maggior parte dei paesi, con la Germania che ha registrato un calo dei prezzi al 6.1% (dal 7.2% del mese precedente), il livello più basso dal 2022.
VALUTE
Sul Forex la seduta è stata caratterizzata da una salita del biglietto verde, tranne che contro lo yen e il dollaro canadese per via, da un lato, delle minacce di intervento della BoJ sopra quota 140, e dall’altro per effetto dell’ottimo risultato dell’economia canadese che nel primo trimestre 2023 ha fatto registrare un +0.8% di PIL, un dato ben al di sopra delle previsioni della BoC.
UsdCad è sceso fino a 1.3570, con la possibilità di vedere un breakout dei supporti posizionati attorno a questi livelli, con obiettivi almeno a 1.34. L’EurUsd, invece, è andato a testare 1.0635 per poi rimbalzare prepotentemente in area 1.07. La sensazione è che il ribasso non sia completo, con l’area di 1.0500 che potrebbe rappresentare un possibile target. Il Cable invece, dai minimi di 1.2350 di ieri mattina ha fatto meglio e ha recuperato salendo nuovamente a 1.2440. UsdJpy è in area 139.40 dopo aver visto 138.95 e potrebbe testare i supporti chiave a 138.30-40.
DATI MACRO
Questa notte è uscito il PMI manifatturiero cinese che è inaspettatamente salito a 50.9 rispetto al 49.5 del dato precedente. In precedenza è stato pubblicato il capital expenditure australiano che su base trimestrale è cresciuto più delle attese, del 2.4%, contro l’1% del consensus. La giornata di oggi prevede la pubblicazione delle vendite al dettaglio in Germania ma anche dei Pmi manifatturieri per Francia, Germania, Eurozona, e Uk.
In tarda mattinata sono attesi i dati sull’inflazione di Eurozona: le previsioni sono per un incremento del 6.5%. Nel pomeriggio, poi, insieme ai jobless settimanali americani, attenzione all’adp che ci indicherà la strada per i non farm payrolls di domani. Una giornata ricca di dati, con la volatilità che potrebbe aumentare.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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