ORO
I prezzi dell'oro consolidano all'inizio della sessione di negoziazione europea, rimanendo prossimi ai massimi degli ultimi sette mesi toccati lunedì. Il prezzo del metallo prezioso trova supporto a causa dell'indebolimento del dollaro statunitense nei confronti delle altre principali valute. Nonostante la reiterazione della volontà di rialzo dei tassi da parte di alti funzionari della Fed, le aspettative su ciò che farà la banca centrale sono cambiate. Molti investitori ora prevedono un rallentamento del ciclo di rialzi dei tassi.
La narrazione sta cambiando, dall'attenzione all'inflazione alle preoccupazioni per una recessione, e si prevede che la Fed adotterà una posizione più accomodante per attenuare l'imminente contrazione economica. Il discorso di Jerome Powell nel corso della giornata potrebbe o meno fornire ulteriori indizi. In ogni caso, i mercati sembrano ora convinti che il regno del re dollaro sia finito, uno scenario che crea spazio per un ulteriore deprezzamento del biglietto verde e rialzo per i prezzi dell'oro.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONI EUROPEE
Martedì i mercati europei hanno aperto in positivo, nonostante i listini asiatici abbiano chiuso durante la notte in modo contrastato, mentre anche i futures statunitensi indicano un'apertura irregolare. La propensione al rischio sembra essersi presa una pausa nel breve termine poiché gli investitori restano incerti sulla questione legata alla stretta monetaria delle banche centrali. La recente narrazione che vede la Fed ancora rialzista sui tassi sta mettendo sotto pressione il sentiment del mercato nel brevissimo termine, e nel pomeriggio è probabile un aumento della volatilità con il tanto atteso discorso di Jerome Powell.
Le speranze di una rapida fine o di una svolta nelle attuali politiche monetarie aggressive che molti hanno iniziato a prezzare da novembre stanno svanendo, dopo che i funzionari della Fed hanno riaffermato la possibilità di rifinanziare i tassi al di sopra del 5% nel lungo termine, e questo ha portato a una riduzione dell’appetito per le azioni e un passaggio a qualche presa di beneficio dopo un solido inizio del 2023.
Detto questo, mentre gli investitori presteranno molta attenzione all'EIA Energy Outlook di oggi e alle scorte all'ingrosso degli Stati Uniti, gli occhi saranno puntati sul prossimo dato relativo all’inflazione statunitense, previsto per giovedì, con gli operatori che si aspettano dal report ulteriori indizi sulle prossime mosse della Fed. Nel frattempo, la tendenza rialzista a breve termine rimarrà viva fino a quando nessuna delle principali zone di supporto verrà violata.
L'indice DAX-40 ha registrato uno dei maggiori movimenti, con il mercato a scambiare intorno a 14.750,0 punti, bloccato tra il livello di supporto di 14.670,0 punti e la resistenza immediata di 14,7780,0 punti (estensione di Fibonacci del 38,2%) all'interno di un canale rialzista.
Pierre Veyret – Analista tecnico, ActivTrades
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