Le dichiarazioni rilasciate ieri sera dai due funzionari della Fed, Daly e Bostic, hanno raffreddato un mercato che sembrava proiettato verso livelli più alti di borsa e più bassi di dollaro. I due rappresentanti del Fomc hanno dichiarato di volere nel secondo trimestre un pivot dei tassi ben al di sopra del 5%, per poi restare con un approccio “wait and see”. Sul fronte cambi tutte le valute contro dollaro hanno iniziato a ripiegare, contemporaneamente ad una reazione mista dei listini asiatici, che hanno chiuso misti. L’attesa è sia per i dati sul Pil tedesco e inglese sia per l’inflazione Usa, attesa giovedì insieme a quella cinese. Ma oggi c’è interesse per il discorso di Jerome Powell, che potrebbe generare un aumento della volatilità.
Tecnicamente l’EurUsd resta rialzista, con supporti in area 1.0690 e 1.0660 mentre al rialzo solo il superamento dei massimi precedenti posti a quota 1.0760 rappresenterebbe uno scenario ulteriormente rialzista, con obiettivi sopra 1.08. Lo stesso discorso vale per la sterlina che sembra poter correggere, con obiettivi anche a 1.2060. UsdJpy per ora resta sotto quota 132 e per rialzare la testa dovrebbe superare due livelli di resistenza posti a 132.25 e 132.60. Insomma, dopo i primi botti dell’anno, viviamo un piccolo periodo di stanca. Anche le oceaniche possono correggere ma la sensazione è che sia iniziato un trend rialzista. Tutto dipende dalle dichiarazioni dei banchieri centrali e oggi, oltre a Powell, ascolteremo anche Kuroda e Macklem, rispettivamente Governatori di Boj e Boc.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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