Questa notte la People Bank of China ha mantenuto i tassi invariati, dopo che ad agosto aveva già tagliato i tassi e recentemente aveva tagliato anche la riserva obbligatoria per le banche, cioè aveva ridotto la quantità di denaro che il sistema bancario deve obbligatoriamente detenere presso la banca centrale.
Di fatto tale misura equivale ad un allentamento monetario e serve a fornire maggiore liquidità all’interno del sistema finanziario. Il tasso primario di prestito ad un anno (LPR), utilizzato per i prestiti alle persone e alle imprese, è stato mantenuto al minimo storico del 3.45% mentre il tasso a cinque anni, che è quello di riferimento per i mutui, è rimasto al 4.2%.
L’economia del gigante asiatico sembra leggermente in ripresa, come hanno evidenziato recentemente i dati su produzione industriale e vendite al dettaglio. Il cambio UsdCnh, per ora, non riesce a invertire la rotta e rimane vicino ai massimi storici che si trovano appena oltre 7.37.
NUOVI RIALZI DEI TASSI?
Ieri Wall Street ha perso qualcosa, con una discesa dello 0.20% circa per i tre indici principali. Nella notte sono scesi anche i listini asiatici a causa delle preoccupazioni legate ad un ulteriore rialzo del costo del denaro, atteso per questa sera, da parte della Fed. Non è solo la Fed a spingere per mantenere i tassi alti più a lungo: anche le altre banche centrali, in ragione della recrudescenza dell’inflazione che sembra essere tornata sulla scena nelle ultime settimane, costringe le autorità monetarie a non mollare la presa. Con la Fed sono pronte ad alzare ancora i tassi la BoE, la SNB (la banca centrale norvegese) e la Riksbank (Svezia) mentre la BoJ potrebbe abbandonare il Qqe.
VALUTE
Sul mercato dei cambi il dollaro, pur rimanendo forte, non sfonda e le price action, a nostro parere, dipenderanno questa volta dalle borse. Se dovessimo rivedere un aumento dell’avversione al rischio, provocato dai ripetuti rialzi del costo del denaro, il dollaro potrebbe ricominciare a salire in qualità di bene rifugio. Se invece le borse dovessero tenere i principali supporti, il dollaro potrebbe correggere qualche punto percentuale.
EurUsd rimane a ridosso di 1.07 senza però superarlo ma è anche vicino a 1.0630, supporto chiave che per ora ha tenuto. Il Cable oscilla tra 1.2360 e 1.2430, EurGbp rimane in area 0.8620-30 mentre UsdJpy è fermo nelle vicinanze di quota 148. UsdCad è tornato a 1.34, dopo aver sfiorato 1.37, dopo i dati che hanno evidenziato un aumento dell’inflazione, un buon motivo per costringere la BoC a seguire le orme delle altre banche centrali.
Oggi i mercati saranno congelati fino alle 20.00 quando la Fed deciderà sui tassi e soprattutto quando Jerome Powell risponderà alle domande dei giornalisti. Tutti incollati agli schermi quindi, e pronti a seguire i mercati in serata.
Buon trading e buona giornata.
Saverio Berlinzani
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