Questa notte la People Bank of China ha lasciato i tassi invariati nonostante da più parti si sperasse che l’autorità monetaria facesse un ulteriore passo verso un allentamento monetario. Il prime rate sui prestiti ad un anno LPR, che è la linea di credito a medio termine utilizzata per prestiti a famiglie e imprese, è rimasto invariato al 3.55%. Il tasso quinquennale, che è il riferimento per i mutui, è stato mantenuto al 4.2% in linea con il consensus. La reazione del mercato e dello Yuan non si è fatta attendere, considerato che da 7.2340, area di massimi precedenti, il UsdChn è sceso a 7.1800, lo 0.50% circa. Tecnicamente, il movimento attuale farebbe pensare alla costruzione di un massimo decrescente e potrebbe far invertire la rotta al UsdCnh.
Tornando ai dati macro, ricordiamo che il PIL cinese è cresciuto del 5.5% nel primo semestre di quest’anno, un dato leggermente superiore all’obiettivo del Governo. I mercati, a dire la verità, nell’ultimo periodo hanno prezzato uno stallo del gigante asiatico anche se i dati evidenziano un recupero che, seppur più lento del previsto, è comunque presente. Se da un lato è evidente il calo della domanda globale, legata all’aumento dei tassi di interesse, che ostacola la ripresa, dall’altro si segnala una resilienza dei dati che appare sorprendente.
Nella notte anche che il Giappone ha pubblicato i dati sulla bilancia commerciale, che per la prima volta da 23 mesi a questa parte, hanno fatto registrare un avanzo commerciale, seppur ridotto (43 miliardi di Jpy pari a 300 milioni di dollari). Le esportazioni sono crescita dell’1.5% mentre le importazioni sono diminuite del 12.9%, segno che la domanda interna fatica a ripartire. Sempre durante la sessione asiatica, sono usciti di dati relativi alla disoccupazione in Australia, scesa al 3.5% dal 3.6%. Anche in questo caso AudUsd è salito passando da 0.6770 a 0.6835, quasi l’1% di rialzo.
VALUTE
Sul fronte dei cambi UsdJpy ha una formazione di minimi crescenti e massimi crescenti, il che farebbe pendere la bilancia a favore di un rialzo verso 140.50-141.00, ma attenzione al breakout di 139.00 che riproporrebbe il downtrend dell’ultimo periodo. L’EurUsd invece tiene egregiamente i supporti posti a 1.1180 e riprova a salire verso i target di 1.1290, la sterlina ha corretto di più al ribasso, arrivando fino a 1.2868 per poi tornare sulle prime resistenze a 1.2965. Solo una rottura di 1.30 però riporterebbe tensione rialzista.
EurGbp è andata al test di 0.87 e, se da un lato il trend resta rialzista, le correzioni non mancano e potremmo anche rivedere 0.8635-40 area. Relativamente ai dati macro odierni segnaliamo i prezzi alla produzione tedeschi, la fiducia dei consumatori in Eurozona e i dati sul mercato del lavoro Usa di oggi pomeriggio. Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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