IN GERMANIA SALE L’INFLAZIONE
Ad alimentare ulteriormente l’atteggiamento restrittivo sui tassi da parte della Bce ieri sono arrivati i dati tedeschi relativi all’inflazione che a giugno è salita del 6.4% su base annua, sopra le attese del 6.3% e in rialzo anche rispetto al dato del mese di maggio, uscito al 6.1%. Anche il dato core, che esclude cibo ed energia, ha fatto registrare un +5.8%, ben al di sopra al 5.4% del mese precedente. Ciò conferma le preoccupazioni della Bce che, quasi certamente, alzerà i tassi nella prossima riunione del 27 luglio. Ma non c’è solo la Banca centrale europea a tenere banco sulla questione tassi, considerato il fatto che i dati di ieri hanno confermato che l’economia Usa, nell’ultima rilevazione relativa al Pil del Primo trimestre, ha fatto registrare una crescita su base trimestrale del 2% (annualizzato), ben al di sopra dell’1.3% della stima precedente e sopra il consensus di +1.4%. La spesa dei consumatori è cresciuta del 4.2%, l’incremento maggiore degli ultimi 24 mesi. E’ aumentata del 16.3% la spesa per beni durevoli, così come è aumentato l’export ed è sceso l’import. Ciò indica che l’economia americana non solo non perde quota, ma in molti settori resta resiliente e in crescita, nonostante i ripetuti interventi della Fed sui tassi degli ultimi mesi. Nella notte il Pmi manifatturiero cinese NBS è salito a 49 dal 48.8 del mese di maggio, ma rimane sotto la fatidica soglia di 50, indicando una contrazione per il terzo mese consecutivo. Anche le diverse componenti dell’indice, dai nuovi ordini fino alle vendite, sono uscite sotto quota 50 e in calo.
AZIONI E VALUTE
Il mercato azionario Usa, come conseguenza di questi dati, è apparso ancora solido con chiusure positive per Dow Jones ed S&P 500 e in irrilevante ribasso per il Nasdaq, mentre nella notte, complice il dato negativo cinese, c’è stata maggiore incertezza. Sul Forex il dollaro è in ripresa su tutte le divise concorrenti, con UsdJpy che si è portato a ridosso di quota 145. EurUsd è sotto 1.09 ma con il supporto a 1.0845 che per ora sembra tenere. Solo una discesa sotto quest’ultimo livello potrebbe provocare un’estensione della correzione. Il Cable rimane stabilmente sopra 1.2580 e si muove in trading range, con 1.2655-60 che è il limite superiore della attuale fascia di oscillazione laterale. Si riprende anche il UsdCad con obiettivi interessanti a 1.332-30. Nuovo massimo storico per l’EurSek, con l’area di 11.798 toccata e leggermente superata, con qualche possibilità di correzione dopo che ieri la Riksbank ha alzato il costo del denaro al 3.75%. Oggi è un venerdì di fine semestre e ci potrebbero essere delle operazioni di window dressing da parte di fondi hedge che potrebbero generare un po' di volatilità sul mercato.
Buon trading e buon fine settimana.
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