VALUTE
Il dollaro statunitense, dopo aver toccato il minimo da 8 mesi a questa parte, ha reagito nella seduta di ieri. Il biglietto verde ha corretto parzialmente, dopo aver toccato dei livelli a cui è giunto principalmente a causa delle aspettative dell'adozione da parte della Fed di una posizione meno aggressiva riguardo al controllo dell'inflazione nell'obiettivo di minimizzare l'impatto della contrazione in arrivo. Tuttavia, dopo il rilascio di ieri di una serie di dati economici deludenti, in un apparente paradosso, la valuta statunitense ha trovato supporto generato probabilmente anche da prese di beneficio. Un rallentamento dell'attività economica negli Stati Uniti più ampio del previsto ha innescato un deterioramento della propensione al rischio nei mercati finanziari globali, lasciando il dollaro intrappolato tra due forze opposte, con un bilanciamento ed equilibrio trovato tra le aspettative di una Fed più favorevole e il rialzo offerto dal fatto di essere un bene rifugio.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONI EUROPEE
I mercati azionari hanno corretto stamani in Europa, a causa del sentiment contrastante registrato tra i listini asiatici, mentre i trader attendono nuove notizie macro per rientrare sui mercati. L'appetito al rischio fin qui dominante, sembra tramutarsi in incertezza con l'indice STOXX-50 in ribasso (tutti i principali settori coinvolti), incapace di superare la resistenza di 4.200,0 punti.
Oltre alle recenti prese di profitto che abbiamo notato sulla maggior parte dei mercati, sembra che gli operatori si siano messi in stand by in vista dei principali comunicati macro, tra cui il discorso odierno del Governatore della Bce Christine Lagarde e i verbali dell'ultima riunione dell’autorità monetaria. Inoltre, si attendono i numeri relativi alle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, l'indice manifatturiero della Fed di Filadelfia e, cosa più importante, le scorte di petrolio greggio. Tutto ciò ha riportato volatilità verso le azioni energetiche, con il settore che ha registrato la peggiore performance dello STOXX Indice 600. Tecnicamente parlando, la situazione non è incoraggiante per l'indice STOXX-50, poiché i prezzi hanno registrato una divergenza ribassista, osservando l’RSI, che sembra aver impedito la rottura al rialzo della soglia dei 4.200,0 punti. Ciò indica che l'attuale correzione potrebbe estendersi ulteriormente verso i 4.085,0 punti a breve termine se la pressione ribassista riuscisse a provocare la violazione dell’attuale zona di supporto di 4.140,0 punti.
Pierre Veyret – Analista tecnico, ActivTrades
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