ORO
I prezzi dell'oro sono scesi durante le prime contrattazioni di mercoledì, cedendo oltre l'1,5% rispetto al massimo toccato lunedì. Il panico che aveva colpito gli investitori dopo il crollo di SVB è scemato, mentre i dati sull'inflazione negli Stati Uniti pubblicati ieri evidenziano una tenuta dei prezzi, con un CPI più basso ma una lettura core, mese su mese superiore alle attese. In questo contesto i rendimenti dei Treasury sono aumentati e il dollaro USA ha trovato supporto. I mercati si aspettano ora una Federal Reserve meno aggressiva sul costo del denaro, in ragione del fatto che potrebbe comunque emergere un effetto contagio nel medio termine sulle banche regionali americane. Per il momento, le corsa dell’oro sembra essersi leggermente fermata.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONI EUROPEE
I mercati europei hanno ridotto parte dei guadagni di ieri poiché il sentiment del mercato rimane negativo a causa delle prospettive ribassiste a breve e medio termine dei mercati azionari. L'appetito al rischio per gli asset più rischiosi è stato intaccato dopo che sono usciti i dati sulla produzione industriale Cinese, inferiore alle attese, tanto che i listini hanno corretto ovunque stamani.
Il sentiment generale del mercato rimane fragile questa settimana poiché gli investitori restano in attesa dei dati sull'inflazione e sulle decisioni di politica monetaria, soprattutto dopo che il crollo di SVB ha suscitato timori di un rischio sistemico a causa dei costi di indebitamento più elevati. L'indice STOXX-50 è stato guidato al ribasso dai titoli finanziari ed energetici, con la maggior parte dei settori anch'essi scambiati in territorio negativo, come correzione dopo l'impennata di ieri.
La situazione non è rassicurante dal punto di vista tecnico poiché il mercato ha superato la sua linea di tendenza rialzista e ieri non è riuscito a risalire sopra la soglia dei 4.200,0 punti. La situazione potrebbe diventare ancora più pericolosa se i prezzi continuassero a scendere superando il livello di 4.070,0 punti (rapporto di Fibonacci del 23,6%), in quanto ciò aprirebbe la porta a una correzione più profonda verso 3.910,0 punti (38,2%) e 3.780,0 punti (50%).
Pierre Veyret – Analista Tecnico, ActivTrades
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