E’ IL GIORNO DEI PAYROLLS
I dati macro pubblicati ieri hanno evidenziato un quadro generale abbastanza complesso che possiamo schematizzare in questo modo. L’economia cinese, con alti e bassi, cerca faticosamente di riprendersi e con essa anche le economie di Australia e Nuova Zelanda, collegate a doppio filo con la seconda economia più importante al mondo. In Europa invece, la Germania è in recessione tecnica, dopo i dati negativi sul Pil della scorsa settimana e sulle vendite al dettaglio di ieri, mentre altri paesi, Franca, Spagna e Italia, sembrano reggere meglio. Il Ministro delle Fiannze tedesco ha però ricordato che nella seconda parte dell’anno la Germania sarà in ripresa. Intanto, sempre in Germania, il Pmi del settore manifatturiero è uscito leggermente al di sopra del consensus, ma pur sempre a 43.2 punti e quindi abbondantemente al di sotto della soglia chiave dei 50 punti. Anche la Gran Bretagna non vive i suoi giorni migliori, con il mercato immobiliare in sofferenza per via dei tassi, con i mutui e i crediti al consumo in deciso calo. Nel Vecchio Continente l’inflazione sta scendendo, con il dato annuale core a +5.3% e quello generale a +6.1%, entrambi inferiori alle attese. Dagli Usa i dati sul mercato del lavoro, ossia adp e jobless claims, sono stati entrambi positivi e sorprendenti, mentre i Pmi sono usciti peggiori delle attese. I dati sul mercato del lavoro, comunque, hanno creato le condizioni affinchè anche i Nfp di oggi pomeriggio siano anch’essi positivi. Le borse nel frattempo tengono, con i titoli del comparto tecnologico che continuano a sostenere il Nasdaq, con gli investitori che sono comunque convinti che la Fed sia vicina al pivot dei tassi.
LE VALUTE
Sul Forex, dopo i tentativi di breakout al rialzo da parte del dollaro, sono tornati i venditori di divisa americana, con il biglietto verde in discesa contro tutte le valute, specie le oceaniche, tornate prepotentemente sulla scena. Ma anche l’euro e soprattutto la sterlina hanno compiuto recuperi importanti. Non sappiamo se e quanto durerà questo movimento, perché di fondo potremmo ancora tornare ai target che pensavamo ormai vicini per il biglietto verde e che ieri sono stati negati da questa price action significativa e contraria. EurUsd si trova a ridosso di 1.0780 e il Cable a 1.2550, con momentum contro il dollaro che pare rafforzarsi ulteriormente. Anche il UsdJpy sembra ripiegare, con target a 138.20 e 137.50. Oggi comunque l’attenzione è rivolta ai NFP delle 14.30, un dato difficile da anticipare visto che nelle ultime occasioni le previsioni non sono mai state azzeccate. Ci sarà comunque alta volatilità.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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