VALUTE
Il dollaro USA è in ribasso all'inizio delle contrattazioni europee di martedì. Il biglietto verde è stato messo sotto pressione da una serie di dati economici deludenti e dai numeri dell'inflazione della scorsa settimana, inferiori alle aspettative.
In questo contesto, gli investitori si sono allontanati dal dollaro in vista della pubblicazione, in giornata, dei verbali del FOMC del mese scorso. Gli operatori esamineranno attentamente i verbali, nella speranza di trovare indizi sulla tempistica della prossima mossa della Fed, che è ormai ampiamente ipotizzata come un taglio.
In questo contesto, un verbale dovish potrebbe anticipare le aspettative del mercato su quando la Fed inizierà a tagliare i tassi e innescare un'ulteriore debolezza del dollaro.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
I titoli azionari hanno continuato a consolidare martedì in Europa, dopo una sessione di trading mista in Asia, mentre la propensione al rischio ha perso slancio.
La maggior parte dei benchmark è rimasta laterale da Francoforte a Madrid questa mattina, con guadagni nei settori industriale e dei materiali di base compensati da perdite nei titoli finanziari ed energetici.
Non solo i mercati sono diventati meno direzionali dall'inizio della settimana, ma anche la volatilità è diminuita, evidenziando l'attuale rallentamento della propensione al rischio.
La domanda che gli investitori si pongono è: i mercati azionari sono destinati a una correzione dopo un rally di tre settimane o l'attuale consolidamento è solo un respiro prima di raggiungere nuovi massimi?
Dal punto di vista tecnico, prevale lo scenario di una prossima correzione, in quanto l'azione dei prezzi attualmente diverge con l'indicatore RSI, che inoltre mostra già un break-out della trendline dinamica rialzista.
Tuttavia, il fronte macro racconta un'altra storia. Con la pubblicazione odierna dei verbali dell'ultima riunione del FOMC e il discorso del Presidente della BCE Christine Lagarde, gli investitori potrebbero anche preferire sedersi e attendere ulteriori sviluppi sul fronte monetario prima di adeguare la propria esposizione ai mercati azionari.
La narrativa dovish è stata ormai ampiamente prezzata e alcuni investitori iniziano a pensare che un dato sull'inflazione più freddo del previsto non possa essere sufficiente a invertire completamente il sentimento del mercato: dovrà essere confermato dai funzionari della banca centrale.
L'indice STOXX-50 continua a scambiare lateralmente tra 4.350,0 punti e 4.330,0 punti, con 4.385,0 punti come prossima resistenza principale, mentre 4.300,0 punti può essere visto come un supporto chiave per il mercato.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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