VALUTE
Il dollaro USA ha perso terreno nei confronti delle sue controparti durante le prime contrattazioni di giovedì, continuando il movimento iniziato durante la sessione precedente, scaturito dai commenti di Jerome Powell al termine della riunione di novembre della Federal Reserve.
Il presidente della Fed ha parlato dopo l'annuncio della decisione di mantenere i tassi fermi, e la sua posizione è stata vista da molti come meno falco rispetto alle precedenti occasioni. Powell ha riconosciuto che le condizioni monetarie si sono inasprite, alludendo al forte ribasso dei titoli di Stato, e gli operatori hanno reagito prezzando rapidamente le minori possibilità di un altro rialzo dei tassi durante l'attuale ciclo.
Tuttavia, l’impatto per il biglietto verde è stato limitato: i tassi possono aver raggiunto il picco massimo, ma è probabile che rimangano agli attuali livelli fino alla metà del 2024.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Le azioni sono salite significativamente in Europa giovedì, insieme ai futures statunitensi sull'S&P 500, grazie al fatto che la Fed ha alimentato la propensione al rischio.
Tutti i benchmark dell'UE sono saliti poco dopo la campanella d'apertura, ponendo le basi per il quarto giorno consecutivo di rialzi dopo il rimbalzo sotto i 4.000 pts dell'indice paneuropeo STOXX-50.
Il mercato è stato spinto da tutti i settori, con l'immobiliare e le azioni non cicliche dei consumatori come top mover, in un contesto di aumento della propensione al rischio ampiamente diffuso.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha rafforzato il sentiment di mercato ieri sera dopo aver fornito agli investitori alcuni suggerimenti dovish. Gli investitori sono stati particolarmente sollevati nel sentire che le condizioni potrebbero essersi inasprite abbastanza, come indicato dalla recente impennata dei rendimenti obbligazionari. Sebbene Powell non abbia escluso un altro rialzo dei tassi, la maggior parte degli investitori prevede ora un picco nella stretta monetaria, aprendo la porta a un atteggiamento meno aggressivo da parte della Fed.
Se ciò si rivelasse vero durante le prossime riunioni del FOMC, si tratterebbe di un cambiamento importante in uno dei più importanti driver di mercato per le azioni e le valute, sostenendo l'appetito per gli asset più rischiosi.
Nel frattempo, gli investitori hanno anche capito che la BCE e la Fed continuano a dipendere dai dati e che procederanno a regolare le loro politiche riunione per riunione. Tutti gli occhi saranno probabilmente puntati sull'imminente serie di dati importanti, come il PMI dell'UE di oggi, gli ordini all’industria degli Stati Uniti e le richieste di disoccupazione, oltre alla decisione sui tassi da parte della BoE e in vista del rapporto NFP degli Stati Uniti di domani.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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