VALUTE
Il dollaro USA è flat, vicino ai massimi di oltre una settimana toccati ieri. Il biglietto verde ha subito una forte domanda al ritorno dei trader martedì, dopo la pausa del nuovo anno, a causa dell'improvviso crollo della propensione al rischio, con i titoli tecnologici che hanno subito le perdite maggiori.
Il mese di dicembre era stato caratterizzato dall'euforia seguita all'improvviso cambio di rotta della Fed verso una posizione dovish, che ha spinto il rally di azioni e obbligazioni e ha pesato sul dollaro. L'improvviso cambiamento di umore di ieri ha fatto riflettere e ha lasciato molti dubbi sulla sua durata.
Con l'uscita dei dati sui salari non agricoli di venerdì, i dati sull'occupazione negli Stati Uniti potrebbero far pendere nuovamente l'ago della bilancia verso una maggiore propensione al rischio nel caso in cui i numeri rivelassero un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro statunitense, il che lascerebbe alla Fed poche alternative se non quella di iniziare a tagliare i tassi a marzo.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
I mercati azionari hanno aperto mercoledì in modo misto in Europa, seguendo la tendenza globale, mentre gli investitori si preparano a nuovi dati macro.
L'incertezza ha prevalso sulle azioni europee dopo che ieri la prima sessione di negoziazione dell'anno ha fornito un quadro poco chiaro sull'appetito degli investitori per gli asset più rischiosi e ha spinto la maggior parte dei benchmark verso livelli di supporto.
I primi scambi di oggi hanno confermato questo sentimento del mercato, con i guadagni dei settori sanitario, finanziario e dei consumi non ciclici compensati dalle perdite dei materiali di base, dei valori ciclici, dell'energia e delle azioni industriali.
Come accennato in precedenza, la pausa del rally osservata dalla seconda parte di dicembre continuerà probabilmente fino a quando gli investitori non assisteranno a nuovi catalizzatori rialzisti derivanti da sviluppi macro positivi. In quest'ottica, i dati di questa settimana dovrebbero influenzare in modo significativo le prospettive a breve termine dei titoli.
I trader si preparano ora a ricevere una serie di dati chiave dagli Stati Uniti, previsti per il tardo pomeriggio, con JOLTS, ISM e i verbali della Fed. Nel frattempo, la volatilità potrebbe aumentare, portando una forte azione sui prezzi, ma non ci aspettiamo che i mercati prendano una direzione chiara fino all'uscita dei dati di oggi pomeriggio.
L'indice STOXX-50 sta lentamente danzando intorno al limite inferiore della sua fascia di negoziazione a 4.493,0 punti, mentre l'aumento dell'euro e il calo dei mercati obbligazionari non hanno finora creato un assetto positivo per le azioni.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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