VALUTE
Dopo diverse sessioni consecutive di rialzi che lo hanno visto salire di oltre l'1,5% rispetto alle altre principali valute, il dollaro USA è in fase di ribasso mentre le contrattazioni di giovedì prendono il via in Europa.
I guadagni del biglietto verde delle ultime sedute si sono verificati quando gli investitori hanno perso un po' di fiducia nella probabilità di un primo taglio dei tassi a marzo, diventando al contempo più avversi al rischio.
La pubblicazione dei verbali della Fed di dicembre, avvenuta ieri sera, ha contribuito a frenare il crescente pessimismo, rivelando come i funzionari della banca centrale vedano allontanarsi la minaccia dell'inflazione e siano preoccupati dell'impatto negativo sull'economia derivante dal mantenimento di tassi di interesse elevati per un periodo prolungato.
Il prossimo evento importante sul calendario economico è la pubblicazione del rapporto sui posti di lavoro non agricoli negli Stati Uniti, prevista per venerdì. Un numero deludente potrebbe far pendere ancora una volta le aspettative verso un considerevole allentamento della politica monetaria restrittiva della Federal Reserve nel 2024, uno scenario che probabilmente riporterebbe la propensione al rischio, spingendo verso un calo dei rendimenti e un indebolimento del dollaro.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Giovedì i titoli azionari hanno aperto in rialzo in Europa, annullando alcune delle perdite di ieri, mentre la maggior parte dei benchmark ha raggiunto livelli di supporto.
Il consolidamento laterale per le azioni dell'UE sembra essere finito dopo che il sentimento di mercato ribassista del 2024 è continuato, portando lo STOXX-50 a rompere il suo trading range ieri.
Questo break-out può essere attribuito a diversi fattori, tra cui le prese di profitto dopo il forte rally di fine anno in attesa di ulteriori spinte rialziste del mercato e i timori di un conflitto più ampio in Medio Oriente dopo i recenti attacchi in Iran e Libano.
Tutti gli occhi rimarranno puntati sulla fitta agenda di questa settimana per i trader, con la speranza che forniscano ulteriori conferme sulla tenuta delle economie e sulla diminuzione della pressione sui prezzi.
Sebbene tutti si stiano già preparando per il rapporto NFP di domani negli Stati Uniti, anche la giornata di oggi dovrebbe portare la sua parte di maggiore volatilità sul mercato, in quanto si profilano il PMI del Regno Unito, l'IPC tedesco e l'occupazione ADP degli Stati Uniti, i Jobless Claims e il PMI.
Finora lo STOXX-50 ha reagito positivamente al di sopra del supporto di 4.430,0 punti, impedendo al mercato un calo maggiore dopo il sell-off di ieri. Tuttavia, la situazione è diventata minacciosamente ribassista, e anche se un pull-back verso 4.500,0 punti rimane possibile, una rottura di 4.430,0 punti potrebbe far scendere i prezzi verso 4.375,0 punti e 4.330,0 punti per estensione.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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