Dopo un'apertura decisamente in ribasso e con perdite sopra l’1%, i tre principali listini USA hanno in parte corretto durante la sessione di ieri, 30 dicembre, seppur abbiano poi chiuso in rosso. I volumi di negoziazione sono rimasti bassi prima della pausa di fine anno, e la correzione che abbiamo notato nel pomeriggio è stata causata dall’uscita del dato sui PMI di Chicago, inferiore alle attese a 36.9 contro il 43 atteso.
Ora l’interesse si sposterà sull'ISM Manufacturing PMI previsto per venerdì, per avere ulteriori indizi sul fatto che l'attività delle fabbriche si sia ulteriormente deteriorata a sufficienza da giustificare un taglio dei tassi da parte della Fed.
Le azioni tecnologiche hanno guidato le perdite con la pressione di Nvidia e Amazon, riducendo il rally del settore che ha portato all'impennata degli indici azionari statunitensi quest'anno. A sua volta, Boeing è scesa dopo l’incidente avvenuto in Corea del Sud nel fine settimana.
L'S&P 500 e il Nasdaq 100, se consideriamo il risultato annuale, dovrebbero chiudere il 2024 rispettivamente con un rialzo del 27% e del 30%, mentre la maggiore composizione del Dow di titoli difensivi e la minore esposizione ai titoli tecnologici speculativi hanno spinto l'indice verso un guadagno più contenuto del 14%.
VALUTE
Sui cambi abbiamo assistito ad oscillazioni volatili e bilaterali, con l’EUR/USD che ha toccato un massimo a 1.0458, facendo pensare ad un breakout della resistenza chiave, per poi scendere a 1.0370, vicino al supporto chiave che, se rotto, potrebbe spingere la moneta unica alla parità. Movimenti analoghi per la sterlina, mentre lo JPY è apparso in recupero tornando in area 155.30, con una discesa in due sedute di quasi 200 pips.
USD/CAD in indebolimento, mentre le oceaniche restano estremamente deboli e a ridosso dei supporti chiave dopo due giorni di tentativi di recupero falliti. EUR/CHF stabile a 0.9400, in un contesto di bassa liquidità e ancora alta volatilità ma limitata ai trading range delle ultime sessioni.
PMI DI CHICAGO E MERCATO IMMOBILIARE
Il Chicago PMI è sceso ulteriormente a 36.9 a dicembre 2024, rispetto al 40.2 di novembre e alle previsioni di mercato di 43. Gli ultimi dati hanno indicato che l'attività economica di Chicago si è contratta per il 13° mese consecutivo, registrando il suo calo più ripido da maggio.
Nel frattempo, le vendite di case in sospeso negli Stati Uniti sono aumentate del 2.2% su base mensile a novembre 2024, al di sopra delle previsioni di un aumento dello 0.7% e in seguito a un avanzamento rivisto al ribasso dell'1.8% a ottobre. Scarse e poco significative le reazioni dei mercati a queste notizie.
SCENDE IL DECENNALE USA
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso ieri di quasi 10 punti base rispetto al massimo di quasi sette mesi toccato nella sessione precedente, mentre i mercati continuano ad aver bisogno di certezze riguardo la politica monetaria della Fed per il prossimo anno.
Gli investitori aspettano segnali da parte delle autorità monetarie dopo che le ultime dichiarazioni sono state improntate al mantenimento del sentiment hawkish, ovvero da falco, espresse dai membri del FOMC nell'ultimo dot plot, in mezzo alle revisioni al rialzo delle proiezioni sull'inflazione PCE e alle promesse di soli due tagli il prossimo anno.
Tuttavia, permane l'incertezza sul fatto che l'economia possa scivolare in uno scenario che potrebbe giustificare una maggiore entità dei tagli dei tassi. Ciò è stato infine sottolineato dal leggero aumento dell'inflazione PCE di base per novembre.
Inoltre, le continue richieste di disoccupazione sono salite al massimo in oltre tre anni a metà dicembre. Per tutto l'anno, il lento processo di disinflazione negli Stati Uniti e il rischio pro-inflazionistico portato dalla campagna del presidente eletto Trump hanno spinto il rendimento a 10 anni a salire di 50 punti base nel 2024.
Buon anno a tutti i nostri lettori.
Saverio Berlinzani
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