PETROLIO
I prezzi del petrolio Brent sono rimbalzati dal minimo plurimensile toccato mercoledì, coprendo poco più di 80 dollari al barile nelle prime contrattazioni del mattino. I prezzi del greggio hanno sofferto questa settimana, scendendo di oltre il 5% a causa delle preoccupazioni sulla domanda futura, oltre che per l'abbassamento dei rischi di approvvigionamento percepiti dalla situazione di Israele e Gaza.
I dati sull'inflazione della Cina, il principale importatore di petrolio al mondo, hanno rivelato una tendenza alla disinflazione che potrebbe essere il precursore di un rallentamento dell'attività economica che potrebbe portare a una riduzione del consumo di energia.
Allo stesso tempo, le scorte di greggio degli Stati Uniti stanno crescendo, raggiungendo il livello più alto da febbraio. A completare lo scenario ribassista per il greggio c'è il crescente sentimento degli operatori secondo cui è improbabile che il conflitto a Gaza si intensifichi e metta a rischio l'approvvigionamento globale di petrolio.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Giovedì i titoli azionari sono saliti in Europa, estendendo i guadagni di ieri grazie al riaffiorare della propensione al rischio degli investitori.
La correzione ribassista iniziata questa settimana si è conclusa mercoledì e i trader rialzisti continuano ad accumulare esposizione sia sui titoli di stato che sulle azioni, poiché l'ottimismo sul picco della stretta monetaria rimane vivo.
In assenza di indizi significativi forniti dai recenti discorsi dei funzionari della Fed e della BCE, la narrativa dovish iniziata con i dati e la riunione del FOMC della scorsa settimana sembra prevalere nella mente degli investitori.
L'indice STOXX-50 ha registrato un forte rimbalzo dalla zona di 4.131,0 punti e attualmente sfida il livello di 4.200,0 punti, guidato dai titoli dei servizi pubblici e industriali. Al contrario, i titoli energetici hanno registrato le performance peggiori a causa del calo dei prezzi del petrolio.
Oggi l'attenzione rimarrà probabilmente concentrata sulle banche centrali con un'altra serie di interventi, tra cui quello del presidente della BCE Lagarde e del presidente della Fed Powell, mentre nel pomeriggio si attendono i dati iniziali sulle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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