A rompere gli indugi ci ha pensato ancora una volta il presidente della Fed Jerome Powell che, nell’audizione al Senato, ha di fatto affossato le speranze di chi pensava che il pivot dei tassi fosse ormai imminente. Powell ha infatti ribadito la necessità di ulteriori rialzi dei tassi che, ad oggi, non sono ancora riusciti ad abbattere una inflazione che, soprattutto nel dato core, rimane troppo alta.
Il presidente della Fed ha insistito dicendo che il livello finale dei tassi sarà superiore a quanto previsto in precedenza perché ad oggi non ci sono state prove sufficienti che segnalino un aumento della deflazione nei servizi di base, ad esclusione del mercato immobiliare. La forza dell’economia Usa costringerà molto probabilmente la banca centrale ad alzare i tassi di 50 basis points (anziché di 25 come previsto in precedenza), con gli swap dei Federal Funds che vedono un picco dei tassi intorno al 5.5%.
I mercati hanno avuto una reazione immediata, con i listini americani che hanno rotto i supporti chiave e hanno accelerato al ribasso mentre il dollaro si è rafforzato in modo deciso contro tutte le valute. A questo punto, e almeno fino alla decisione sui tassi, il mercato sembra propendere per un aumento dell’avversione al rischio caratterizzata da una discesa dei listini, da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato e da una salita della divisa statunitense, con il Dollar Index che sembra pronto ad attaccare l’area 107.60 (massimi precedenti).
A comandare sono i listini azionari, che sembrano avere ancora spazio al ribasso. EurUsd, se dovesse rompere quota 1.0520, potrebbe scendere a 1.0480 dove trova dei livelli statici rilevanti, anche se il vero livello chiave è 1.0330-40. C’è spazio al ribasso anche per la sterlina che contro dollaro potrebbe tornare in area 1.1720, seguito poi da 1.15. UsdJpy, a sua volta, ha degli obiettivi compresi tra 138.00 e 142.15.
Sul fronte dati da oggi si comincia a fare sul serio con il Pil dell’Eurozona alle 11.00, a cui seguirà l’Adp l’anticipatore dei payrolls di questo venerdì atteso a 200.000 unità. Nel pomeriggio si dovrà prestare attenzione anche alla decisione di politica monetaria della Banca Centrale Canadese. Sono attesi tassi invariati al 4.5% ma dopo le parole di Powell non si può escludere una sorpresa. Poi parlerà nuovamente il Presidente della Fed, anche se non crediamo possa dire cose molto diverse da quelle ascoltate ieri.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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