In attesa di un fine settimana nel quale si spera che il presidente della Fed Jerome Powell, faccia chiarezza sul futuro della politica monetaria statunitense, intorno alla quale ruota il sentiment dei mercati finanziari, nelle ultime ore abbiamo assistito ad un ritorno dell’appetito al rischio, specialmente nel comparto equity, con i listini USA che ieri hanno chiuso tutti sopra lo 0.50%, e con il Nasdaq in rialzo dell’1.59%.
I futures sui principali indici, stamani sono attesi in ulteriore rialzo, dopo la pubblicazione dei risultati di Nvidia, il colosso tecnologico dell’intelligenza artificiale, che ha fatto registrare utili migliori del previsto nel trimestre scorso, mentre è previsto un aumento delle vendite del 170% nel trimestre in corso. La ragione di questo ritorno del risk on, paradossalmente è legata alla pubblicazione dei dati relativi ai PMI dei servizi, manifatturieri e composite, usciti ieri in Europa e Stati Uniti, decisamente peggiori elle attese.
Il PMI americano è uscito a 50.4 ad agosto, inferiore alle attese di 52, con un indebolimento del settore privato legato ad un calo del comparto manifatturiero e ad una crescita inferiore del settore dei servizi. I nuovi ordini sono scesi per la prima volta in sei mesi e la creazione di posti di lavoro è scesa ai minimi degli ultimi tre anni. È chiaro che si cominciano ad osservare gli effetti dei ripetuti rialzi del costo del denaro, pertanto potrebbero tornare di moda le paure della recessione, mentre in questo momento invece il mercato sembra ancora orientato al famoso detto “bad news are good news”.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, ritorna a perdere quota il dollaro contro Euro e Sterlina soprattutto, ma in parte anche contro Aud e Nzd che correggono dai minimi registrati nelle ultime sedute. Sale in appetito al rischio il UsdJpy dopo giorni di correzione, tornando sopra i 145.00, anche se pur sempre in area rischio intervento BoJ. Euro vicino a 1.0880 con il Cable che dopo aver testato ieri i minimi a 1.2617, è tornato sopra quota 1.2700 nuovamente. EurGbp stabile a 0.8550 mentre EurJpy ritorna vicino alle resistenze chiave di breve a 158.00.
Rimangono deboli le oceaniche, sempre in ragione della pesante congiuntura asiatica, mentre il dollaro canadese recupera qualcosa dopo i minimi visti ieri contro Usd, con UsdCad che dopo aver testato 1.3600, ha perso circa 80 pips. Il petrolio intanto corregge con il WTI sotto quota 80, dopo i dati sui PMI che hanno evidenziato una congiuntura in rallentamento che potrebbe causare un calo della domanda di greggio.
Il supporto chiave sembra essere posizionato in area 77, al di sotto del quale si potrebbe ripensare a nuovi minimi.
Sul fronte delle price action, non ci aspettiamo grandi movimenti oggi, anche perché il mercato è in chiara attesa di quanto uscirà dal sim,posio di Jackson Hole che comincia domani. In ogni caso il market mover di oggi è rappresentato dagli ordini di beni durevoli, in uscita alle 14.30 negli Stati Uniti. Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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