Sul mercato continuano ad uscire dati che rendono la situazione complessa, di difficile interpretazione, e di conseguenza che generano incertezza e indecisione tra gli investitori. Le stesse banche centrali, nei commenti che escono giornalmente da questo o quel funzionario, sembrano non avere le idee chiare in merito ad una politica monetaria che appare anch’essa incerta di fronte a dati misti, che evidenziano resilienza, ma anche rallentamento.
Ne è prova, per esempio, il dato di ieri sull’ISM service PMI americano, balzato inaspettatamente a 54.5 ad agosto, indicando la crescita maggiore degli ultimi sei mesi, e superiore al 52.7 di luglio. Si è assistito ad aumenti di nuovi ordini, occupazione, scorte e ottimismo relativo alle condizioni economiche e commerciali.
Precedentemente alla pubblicazione del dato, era stato pubblicato l’S&P global PMI dei servizi e composite ed entrambi, sebbene sopra 50, erano usciti inferiori alle attese e ai dati precedenti. Una situazione che invece riflette un rallentamento che si legge ovunque in occidente nei sondaggi tra i direttori di acquisto delle grandi aziende e ancor più nei settori manifatturieri. Gli stessi commenti dei banchieri centrali, tra cui per esempio Collins della Fed sono emblematici, ovvero ha dichiarato che “mentre siamo vicini ad un pivot sui tassi di interesse, ulteriori inasprimenti sono possibili e potrebbero essere necessari, a seconda dei dati in arrivo”.
Sono settimane che queste incertezze emergono persistentemente, senza soluzione di continuità, e in effetti le reazioni dei mercati sono alterne, con momenti di euforia alternati a momenti di ribassi più consistenti. Ieri Wall Street ha chiuso in rosso con percentuali ridotte (da -0.57% del Dow, al -1.06% del Nasdaq, passando per il -0.7% dell’S&P500), in seguito all’aumento dei rendimenti dei titoli di stato americani, saliti in relazione proprio ai timori di rialzo del costo del denaro.
L’Asia va a ruota, a livello di oscillazioni dei mercati azionari anche se da un punto di vista macro, non è ancora uscita dal rallentamento che l’ha colpita recentemente. Questa notte è uscita la bilancia commerciale cinese, che ha fatto registrare un surplus inferiore al consensus, a 68.36 miliardi contro attese di 73.9, in ragione di un calo dell’export dell’8.8% e dell’import del 7.3% contro attese rispettivamente di -9% per entrambi.
Attenzione al UsdCnh, non lontano dai massimi storici di 7.349 con prezzi che si trovano a 7.3320. Il rallentamento colpisce in parte anche l’Australia che sempre durante la seduta asiatica ha evidenziato un calo del surplus commerciale, a 8 miliardi di Aud contro i 10.2 miliardi di giugno, e inferiori alle attese, che erano per un aumento sempre a 10 miliardi di Aud. Il peggior risultato, seppur ancora ampiamente positivo, dal febbraio del 2022. In calo soprattutto, l’export verso la Cina.
VALUTE
Sui cambi solito refrain con EurUsd vicino ai supporti di 1.0690 00, sotto pressione e con possibili rotture e target a 1.0640, in una discesa controllata anche se passibile di approfondimenti legati ai timori di rialzi dei tassi Usa. Il Cable fa altrettanto con ribassi sotto 1.2500 e possibilità di ulteriore accelerazione verso il precedente minimo significativo di 1.2300. UsdJpy che provoca l’intervento della BoJ, non lontano da 148 Jpy per dollaro, in una price action che potrebbe riservare sorprese.
Poche novità sul fronte oceaniche che reggono l’urto e cross EurAud, EurNzd, GbpAud e GbpNzd, che sembrano costruire massimi inferiori, e con possibilità di correzioni importanti. Da segnalare poi un UsdCad sopra 1.3600 dopo la decisione della BoC di lasciare i tassi invariati ieri al 5%. Che sia il primo segnale di una nuova prossima tendenza delle banche centrali?
Nella seduta di oggi, attenzione ai dati sulla seconda revisione del Pil del secondo trimestre per Eurozona, atteso invariato a +0.6% sui base annua e +0.3% su base mensile, mentre nel pomeriggio i jobless claims americani, ovvero i dati sul mercato del lavoro settimanale, e alle dichiarazioni di Harker, Williams Bostic e Bowman che sicuramente contribuiranno ad alimentare la volatilità della sessione USA. Buon trading e buona giornata.
Saverio Berlinzani
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