ORO
I prezzi dell'oro sono rimasti stabili durante le prime contrattazioni di giovedì, in ragione di una correlazione alta e inversa rispetto al biglietto verde, che ha oscillato anch’esso in fase laterale, con i timori di una escalation della crisi bancaria che via via sembrano scemare. Il prezzo del lingotto è sceso di oltre il 2% rispetto al massimo da un anno a questa parte, toccato durante la settimana precedente, quando i timori che le turbolenze avvertite nel settore bancario potessero diffondersi avevano spaventato i mercati, spingendo al rialzo la domanda di un asset rifugio come il metallo giallo e abbassando le aspettative di rialzo dei tassi della Fed.
Da allora, c'è stato un aumento della propensione al rischio, con gli investitori maggiormente rassicurati sul fatto che una grave crisi nel settore finanziario non sembrerebbe imminente. Questa dinamica ha creato una doppia battuta d'arresto per l'oro, con maggiori rendimenti dei Treasury e un rafforzamento del dollaro che ha penalizzato i prezzi, che a questo punto soffrono anche a causa della minore domanda legata ai beni rifugio.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
I mercati azionari hanno continuato a salire in Europa, estendendo i guadagni registrati ieri sera a Wall Street, con la propensione al rischio degli investitori in aumento prima della fine del trimestre. Giovedì i listini da Londra a Milano sono positivi, guidati al rialzo da tutti i settori, ma con le migliori performance portate finora dai titoli immobiliari.
Il sentiment del mercato è relativamente positivo e la fiducia degli investitori rimane elevata nonostante le recenti turbolenze causate dal settore finanziario, con la propensione al rischio che viene sostenuta dalla prospettiva di stop al rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, fornendo una buona scusa per spingere gli indici azionari al rialzo poco prima della fine del trimestre. Tuttavia, l'attuale rally si basa più sulle aspettative piuttosto che sui fatti, il che significa che i benchmark potrebbero essere minacciati da un brusco calo se le banche centrali (in particolare la Fed) dovessero deludere gli investitori.
È probabile che oggi sia in arrivo una maggiore volatilità sui mercati mentre i trader aspettano il nuovo CPI tedesco, la fiducia economica dell'Eurozona, il PIL degli Stati Uniti e le richieste di disoccupazione, mentre i discorsi dei funzionari della Fed si profilano anche nel pomeriggio.
Lo STOXX-50 ora viene scambiato ben al di sopra di 4250,0 punti a 4280,0 punti e sembra essere sulla buona strada per un ritracciamento del 100% della tendenza ribassista a breve termine iniziata all'inizio del mese.
Pierre Veyret – Analista Tecnico, ActivTrades
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.