VALUTE
Il dollaro USA è stabile questa mattina, mentre i trader valutari fanno un respiro profondo dopo la pubblicazione degli ultimi verbali della Fed di mercoledì e in vista della pubblicazione dei dati sull'inflazione statunitense di settembre.
Diversi membri del FOMC hanno menzionato il recente aumento dei rendimenti come un meccanismo "naturale" che sta creando condizioni economiche più rigide, permettendo forse alla Fed di terminare prima il suo ciclo di rialzi. Tuttavia, nel corso dell'ultima settimana, le obbligazioni sono salite e il conseguente calo dei rendimenti potrebbe significare che, con un'inflazione ancora ben al di sopra dell'obiettivo del 2%, un altro rialzo dei tassi potrebbe essere inevitabile.
In questo contesto, la pubblicazione odierna dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti sarà importante. Gli operatori terranno d'occhio le notizie, poiché un dato superiore al 3,6% previsto potrebbe rafforzare la tesi di un ulteriore inasprimento della Fed e spingere il dollaro di nuovo verso i massimi del 2023 toccati a ottobre.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Gli indici azionari hanno continuato a salire in Europa giovedì, toccando una nuova resistenza, mentre gli investitori accoglievano gli sviluppi positivi provenienti dall'Asia e prezzavano i dati chiave degli Stati Uniti previsti per oggi.
L'orientamento al rischio rimane vivo dopo che gli investitori hanno accolto con favore la recente mossa del fondo sovrano cinese, che ha annunciato un nuovo programma di acquisto di azioni per le maggiori banche della regione.
Se da un lato questa notizia ha acceso l'ottimismo e le speranze di un rilancio dell'economia del Paese, dall'altro il sentiment del mercato verso gli asset rischiosi ha trovato ulteriore sostegno nelle aspettative positive sul prossimo rapporto CPI degli Stati Uniti, un parametro chiave tenuto sotto stretta osservazione dalla Fed.
I dati del CPI su base annua e mensile dovrebbero mostrare un significativo raffreddamento della pressione esercitata dall'aumento dei prezzi sull'economia statunitense. Ciò ha alimentato l'ottimismo nei confronti della prossima mossa monetaria della Fed, con la speranza di una svolta dovish in vista.
È molto probabile che oggi l'attenzione si concentri sul prossimo rapporto sull'inflazione statunitense, che aiuterà gli operatori a valutare le prospettive monetarie della regione prima che i risultati aziendali e le tensioni geopolitiche tornino in primo piano nella mente degli investitori.
L'indice STOXX-50 è ancora scambiato al di sopra dei 4.200,0 punti, mentre il mercato sfida la resistenza dei 4.230,0 punti.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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