PETROLIO
I prezzi del petrolio Brent sono saliti durante le prime contrattazioni di giovedì, ma rimangono vicini alla media delle ultime due settimane, appena sotto gli 80 dollari al barile. Da un lato, i prezzi sono sostenuti dalle turbolenze geopolitiche, con l'offerta minacciata dall'escalation delle tensioni nel Mar Rosso e dalle previsioni dell'OPEC per il 2024, che prevedono un aumento della domanda globale di 2,25 milioni di bpd.
Tuttavia, questo sostegno è stato controbilanciato dalle preoccupazioni per il rallentamento dell'attività economica cinese, il rafforzamento del dollaro e l'aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti. In questo contesto, le prospettive a breve termine per il prezzo del barile prevedono ancora una volta lo stesso andamento, con i prezzi bloccati in un intervallo relativamente stretto, tra i 75 e gli 82 dollari.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Le azioni dell'UE sono rimbalzate all'inizio della sessione di negoziazione di giovedì, riducendo alcune delle perdite registrate ieri nonostante le performance settoriali disomogenee.
I tori sono riusciti a difendere il livello di supporto di 4.375,0 punti dell'indice STOXX-50 e i prezzi si dirigono ora verso la zona di 4.420,0 punti in una mossa tecnica per testare il livello di resistenza appena stabilito. Le performance di tutti i settori rimangono contrastanti: i guadagni dei titoli ciclici e tecnologici contrastano con le perdite di tutti gli altri settori.
Qualifichiamo l'azione dei prezzi di oggi come un "rimbalzo tecnico" principalmente perché il mercato ha recentemente colpito un livello di supporto significativo, inducendo i venditori allo scoperto a riacquistare parte delle loro posizioni, mentre la narrativa macro ribassista non è cambiata.
In un ulteriore colpo agli investitori rialzisti, il tono cauto dei funzionari della BCE e del FOMC a Davos è stato alimentato anche dai recenti dati macro positivi degli Stati Uniti sulle vendite al dettaglio, mentre l'inflazione è risultata conforme alle attese nell'Eurozona. Anche in questo caso, le banche centrali hanno il tempo necessario per continuare la loro battaglia aggressiva contro l'inflazione, rimandando a un secondo momento la loro posizione dovish.
Prevediamo un'ulteriore volatilità del mercato durante la sessione di trading odierna, in quanto il sentimento del mercato sarà probabilmente scosso dai molteplici discorsi dei membri del FOMC e dei funzionari della BCE. Allo stesso tempo, gli investitori dovranno affrontare un'altra serie di dati economici, come il resoconto della riunione di politica monetaria della BCE, le richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, le scorte di greggio e l'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia di gennaio.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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