I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82% degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
ActivTrades
News & Analisi
Analisi di mercato

Mercati azionari senza limiti

Saverio Berlinzani
December 11, 2023

Qualsiasi cosa accada sul fronte macroeconomico americano, che siano dati peggiori del previsto come i Pmi del settore manifatturiero o gli Adp, anticipatori dei payrolls, usciti mercoledì scorso, o che invece escano dati macro decisamente brillanti come i Non Farm Payrolls oppure gli aggregati dell’Università del Michigan, usciti nel fine settimana, nei mercati vi è comunque una costante dettata dall’andamento dei listini azionari che non correggono, nonostante tecnicamente gli eccessi siano evidenti, e continuano a far registrare nuovi massimi storici o di periodo.


Wall Street continua a sovraperformare con l’S&P che ha toccato un nuovo massimo dell’anno così come rialzi si sono registrati per il Dow Jones e il Nasdaq. Ci sembra anche inutile cercare di spiegare le ragioni di questi movimenti attraverso delle motivazioni che poi lasciano il tempo che trovano.


Abbiamo più volte parlato del rally di Natale e del pagamento di premi e bonus ai gestori delle varie case di investimento per fine anno, per cui mai come in questo momento l’unica spiegazione plausibile che troviamo è proprio questa.


Non ci pare di vedere altro, men che meno i dati positivi che secondo alcuni alimenterebbero speranze di un calo degli aggregati macro molto morbido e caratteristico di un soft landing. Altro che atterraggio morbido, ci viene da dire, visto che i dati mostrano quasi una ripresa economica, ammesso e non concesso che potrebbero essere derivati ancora da utili aziendali importanti, ma che prima o poi dovrebbero peggiorare.


Anche altri listini e non solo Wall Street continuano a macinare guadagni, e uno su tutti è il Dax, alla sesta settimana consecutiva di rialzo, con un +15% in poco più di un mese che lo ha portato ai massimi storici di 16.800. Avevamo sempre ricordato ai nostri lettori, che la ragione della salita dei mercati azionari era legata al mantra “bad news are good news”, cioè dati Usa negativi significavano fine del rialzo dei tassi con conseguenze positive sui listini.


Invece, quando uscivano buone notizie sul fronte aggregati, le borse correggevano al ribasso in ragione dei timori di possibili ulteriori rialzi del costo del denaro. Ma in questo momento, i listini salgono anche con dati positivi, perché sostanzialmente, analisti e investitori sanno che comunque la Fed non alzerà più il costo del denaro, lasciandolo chiaramente intendere dagli ultimi interventi verbali dei vari funzionari della Banca Centrale. Ma attenzione, perché la settimana che comincia domani, è quella che ci porterà alla decisione della Fed.


DATI USA


L’economia americana ha creato 199 mila posti di lavoro, sopra le attese di 180 mila e più dei 150 mila del mese precedente. Tuttavia, si tratta del secondo mese consecutivo con dati al di sotto dei 240 mila, il che significa che un rallentamento anche se lento, c’è.


Il tasso di disoccupazione è calato però al 3.7%, meglio delle attese di 3.9% e del dato del mese scorso. I guadagni settimanali sono aumentati dello 0.4%, rispetto al +0.3% del consensus, e al +0.2% del dato di ottobre. Su base annua i salari settimanali sono cresciuti come da consensus, del 4%.


La reazione dei mercati è stata positiva per gli azionari, come già ricordato, mentre sul valutario, invece di vedere un dollaro scendere come da copione, e da come ci si sarebbe potuto attendere, la divisa americana ha reagito, specialmente contro Jpy.


Nel pomeriggio inoltrato di venerdì poi sono usciti i dati sugli aggregati redatti dall’Università del Michigan, decisamente sopra le attese, con la fiducia dei consumatori salita a 69.4 a dicembre, in aumento rispetto al 61.3 di novembre e sopra al consensus di 62. Scese le aspettative di inflazione, il che sembra allontanare la recessione e il rialzo dei tassi.


VALUTE


Sui cambi, EurUsd che dopo i dati sui NFP è sceso fino a 1.0725 per poi tenere e rimbalzare a 1.0780, ma senza la capacità di tornare sopra quota 1.0800. Reazione del UsdJpy con conseguente correzione di tutti i cross della valuta giapponese, dopo che il giorno precedente, avevamo visto la salita impulsiva dello Jpy contro tutte le valute concorrenti.


Il trend di UsdJpy sembra cambiato, nel senso che ci si aspetta ancora ribassi, ma occorre vedere cosa faranno le borse, e soprattutto se tornerà la correlazione che vede la divisa giapponese, come asset rifugio. Attenzione anche alle oceaniche che potrebbero dare colpi di coda al rialzo, e rompere le resistenze, specialmente se rimarrà vivo il risk on attuale. 


RENDIMENTI TREASURIES


Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è aumentato di ben 13 punti base al 4,26%, rimbalzando dal minimo di 3 mesi del 4,11% toccato mercoledì, quando i NFP migliori del previsto hanno chiarito che le aspettative del mercato finanziario verso un eventuale riduzione dei tassi all’inizio del prossimo anno, potrebbero essere state eccessive. Si tratta di un aggiustamento probabilmente dopo la grande discesa delle ultime settimane. E il mercato aspetta la Fed mercoledì.


DATI DELLA SETTIMANA


La prossima è praticamente l’ultima ottava operativa prima delle festività, una settimana nella quale si concentreranno tutte ultime decisioni sui tassi da parte di alcune delle banche centrali più importanti al mondo. Si parte mercoledì con la Fed attesa ad un nulla di fatto, ovvero tassi fermi nella forbice 5.25% – 5.50%, una decisione che avrà un impatto importantissimo, specialmente dopo la conferenza stampa e le parole del Presidente Jerome Powell.


Giovedì tocca, in ordine cronologico, alla SNB, BoE e BCE, tutte probabilmente attese ai tassi invariati, e le differenze si noteranno esclusivamente dagli statement che ogni Istituto rilascerà, per comprendere quelli che potranno essere gli atteggiamenti futuri verso i tassi di interesse.


La sensazione è che mentre per la SNB, considerati i livelli di inflazione (in calo) si potrebbe cominciare a parlare di riduzione del costo del denaro, per gli altri due Istituti ci pare difficile che vi siano dichiarazioni estremamente dovish, almeno per ora.


Ma oltre ad essere la settimana delle banche centrali, vi saranno anche molteplici indicazioni relative a inflazione e vendite al dettaglio negli Stati Uniti, senza dimenticare i Ppi e i Pmi. Altrove, occhio ai dati sullo Zew tedesco. In Giappone verrà pubblicato il Tankan, che misura lo stato di salute dei grandi produttori manifatturieri, insieme ai Pmi, che saranno pubblicati anche per Eurozona e Australia. Infine, aspettiamo anche i numeri relativi all’inflazione in Uk insieme a disoccupazione. Per quel che riguarda la Cina, vendite al dettaglio e produzione industriale.


Una settimana estremamente densa di appuntamenti, ultimi botti e poi il mercato andrà lentamente a spegnersi per la vicinanza delle festività. Buon trading e buona settimana. 


Saverio Berlinzani





Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.


Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). 


Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.

ActivTrades x Nikola Tsolov
Nikola Tsolov's car