VALUTE
L'indice del dollaro USA, che misura la performance del biglietto verde rispetto a un paniere di altre valute principali, ha toccato un massimo di un mese nelle prime ore di mercoledì. L'improvvisa impennata è avvenuta dopo che Christopher Waller, governatore della Federal Reserve, ha dichiarato che è necessario un approccio prudente al taglio dei tassi.
Queste parole hanno rafforzato il sentimento del mercato secondo cui, nonostante la riunione della Fed di dicembre sia stata sorprendentemente dovish, i funzionari della banca centrale rimangono fermamente impegnati nel controllo dell'inflazione, portando a una rivalutazione delle aspettative da parte degli operatori per quanto riguarda i tempi e l'entità dei tagli dei tassi. La probabilità che il primo taglio dei tassi avvenga a marzo è in calo dall'inizio dell'anno, in una dinamica che si è accelerata dopo il discorso pubblico di Waller di martedì.
In questo contesto, l'impennata del dollaro rispetto ai suoi omologhi non sorprende e, con l'euro in difficoltà a causa della mancanza di chiarezza da parte della BCE in merito al disimpegno della sua politica monetaria, potrebbe esserci spazio per ulteriori rialzi del biglietto verde.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
I titoli azionari sono scesi significativamente in Europa mercoledì, a causa della narrativa bizzarra delle banche centrali e delle incertezze geopolitiche che hanno tenuto sotto pressione il sentimento del mercato.
Il sell-off continua su un'ampia gamma di asset, tra cui obbligazioni e azioni, in quanto gli investitori si sono mossi per ridurre la loro esposizione all'aumentare dell'incertezza e alla minore prevedibilità dei mercati.
Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha fatto eco alla posizione da falco precedentemente assunta da altri funzionari della Fed e della BCE all'inizio della settimana, affermando che le speranze di un rapido taglio dei tassi sono una "distrazione" e ribadendo che non c'è alcuna urgenza di passare a un approccio dovish.
Nel frattempo, l'incertezza geopolitica continua a crescere in Medio Oriente: gli attacchi degli Houthi, sostenuti dall'Iran, continuano a interrompere il traffico merci nell'area, soprattutto dopo l'attacco di poche ore fa a una nave mercantile greca.
La propensione al rischio è in calo e lo STOXX-50 sta registrando un altro minimo annuale, con tutti i settori in rosso, dopo la rottura del livello di supporto di 4.420,0 punti di questa mattina.
Il prossimo supporto si trova ben al di sotto del livello di 4.400,0 punti, a 4.365,0 punti.
Pierre Veyret – Analista Tecnico, ActivTrades
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