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RBNZ mantiene i tassi

Saverio Berlinzani
April 10, 2024

Ieri Wall Street ha visto i tre indici ancora stabili con il Dow Jones sceso dello 0,02%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,14% e lo 0,32%. Gli analisti e investitori attendo con interesse i dati chiave sull’inflazione statunitense, in via di pubblicazione questo pomeriggio, numeri che potrebbero guidare le prospettive della Fed sui tassi di interesse.

 

Nove degli 11 settori S&P hanno chiuso in rialzo, guidati da immobiliare, servizi di pubblica utilità e beni di consumo di base. Nel frattempo, i settori finanziario e industriale hanno registrato un calo. Ma oggi i mercati attendono anche gli ultimi verbali del FOMC, senza dimenticare la decisione sui tassi di interesse da parte della Bank of Canada.

 

GOLD

 

Martedì l'oro è salito oltre i 2.360 dollari l'oncia, estendendo i guadagni in un contesto di forte slancio degli scambi e di una forte domanda di beni rifugio. Diversi Istituti centrali in Asia e in alcuni paesi dell'Europa orientale hanno intensificato i loro acquisti di lingotti quest'anno, con la Banca popolare cinese che ha aumentato le sue riserve auree per il 17° mese consecutivo per un totale di 72,75 milioni di once troy a marzo. La Bank of America prevede che il metallo salirà fino a 3.000 dollari l'oncia entro il 2025.

 

L'aumento dei prezzi dell'oro è stato ulteriormente rafforzato dalle tensioni geopolitiche in Ucraina e nel Medio Oriente, nonché dall'inflazione persistente in certe aree emergenti come Argentina e Turchia. Nonostante le preoccupazioni relative al ritardo della Federal Reserve nei tagli dei tassi di interesse, gli investitori si sono concentrati sulla tutela dalle crescenti pressioni sui prezzi.

 

VALUTE E JPY

 

La valuta giapponese resta vicino ai 152 Jpy per dollaro, attestandosi vicino ai minimi pluridecennali e provocando nuovi interventi verbali da parte delle autorità. Il Ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha detto martedì che le autorità non escluderanno alcuna misura per affrontare i movimenti eccessivi dello yen, ripetendo gli avvertimenti espressi nelle sue precedenti dichiarazioni. Il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha anche affermato che la banca centrale deve prendere in considerazione la possibilità di ridurre il grado di stimolo monetario se l'inflazione tendenziale continua ad accelerare.

 

La recente debolezza dello yen è legata al fatto che la Boj ha lasciato intendere che non vuole un rafforzamento dello Jpy, ma solo una sua stabilizzazione, il che impedisce che il mercato venda UsdJpy in ragione di uno swap negativo eccessivamente oneroso. E così le price action rimangono confinate in 100 pips tra 151.00 e 152.00, almeno per il momento.

 

Sugli altri rapporti di cambio poco da segnalare se non che l’euro, e la sterlina restano nei trading range degli ultimi giorni con tentativi, per ora falliti al rialzo da parte di entrambi con i test di 1.0885 e 1.2704 ieri, poi rientrati a 1.0850 e 1.2675. Stabilità anche per il franco svizzero, fermo a 0.9800 contro euro e per le oceaniche che hanno registrato un recupero di NzdUsd sia contro dollaro sia contro Aud.

 

PETROLIO

 

Mercoledì i futures del greggio WTI hanno consolidato vicino agli 85 dollari al barile, dopo aver corretto al ribasso per due sessioni consecutive, poiché l’aumento delle scorte di greggio statunitensi, insieme ai colloqui diplomatici in corso tra Israele e Hamas, hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni sull’offerta. I dati API hanno mostrato che le scorte di greggio statunitense sono aumentate di 3,034 milioni di barili la scorsa settimana, superando le previsioni di un aumento di 2,415 milioni di barili e invertendo il calo di 2,286 milioni della settimana precedente.

 

In Medio Oriente, Hamas ha dichiarato che studierà ulteriormente la proposta di cessate il fuoco di Israele, alimentando le speranze che un conflitto più ampio nella regione possa essere evitato. Tuttavia, l’Iran ha avvertito che, se necessario, potrebbe interrompere il commercio attraverso lo Stretto di Hormuz, colpendo potenzialmente circa un quinto del volume di consumo globale di petrolio che passa quotidianamente attraverso lo stretto.

 

RBNZ mantiene i tassi


Buona giornata e buon trading.

 

Saverio Berlinzani





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