ORO
I prezzi dell'oro sono scesi nelle prime contrattazioni di lunedì, mentre si sono attenuate le preoccupazioni per la potenziale escalation degli scontri militari tra Israele e Iran in una guerra su larga scala, che potrebbe compromettere la stabilità geopolitica ed economica regionale e più ampia.
Il metallo prezioso si trova in una situazione di equilibrio tra la fuga verso la sicurezza, da un lato, e l'aumento dei rendimenti del Tesoro e il rafforzamento del dollaro, dall'altro. Nonostante si sia mantenuto vicino ai massimi storici raggiunti la scorsa settimana, sostenuto da un'accresciuta domanda di beni rifugio, il prezzo del metallo prezioso ha subito pressioni al ribasso questa mattina.
Con le tensioni in Medio Oriente che mostrano segni di attenuazione, l'attenzione del mercato si è spostata sulla valutazione della tenuta dell'economia statunitense e sulla persistente morsa dell'inflazione.
Con la diminuzione delle prospettive di un taglio dei tassi a breve termine da parte della Federal Reserve e l'aumento dell'ottimismo per quanto riguarda l'evitamento di un conflitto palese tra Israele e Iran, i prezzi dell'oro potrebbero essere pronti per una correzione, in quanto i trader potrebbero iniziare a chiudere le posizioni lunghe e a capitalizzare i profitti maturati nell'ultimo mese.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Le azioni europee hanno iniziato la settimana con una nota leggermente positiva, in quanto gli operatori sono stati rassicurati dall'assenza di un'escalation militare in Medio Oriente; l'attenzione si sposta ora sui fondamentali macro e sui risultati societari.
La cautela dovuta alla recente serie di solidi dati statunitensi, all'inizio della stagione degli utili e alle crescenti tensioni geopolitiche potrebbe cambiare, in quanto gli investitori si preparano a quella che potrebbe essere una settimana altamente volatile per gli asset più rischiosi.
Gli investitori e gli analisti considerano cruciali i dati sul PIL e sul PCE degli Stati Uniti, previsti per la fine della settimana, a seguito delle incertezze monetarie sollevate dal recente atteggiamento da falco della Fed.
I trader toro desiderano ardentemente che l'inflazione venga mitigata per ravvivare le speranze di una svolta monetaria dovish negli Stati Uniti, e il sentimento del mercato dovrebbe subire un impatto significativo questa settimana se i dati PCE dovessero dar loro ragione.
Sarà anche una settimana molto intensa per i risultati societari, in quanto gli investitori si preparano a un'enorme serie di relazioni sugli utili di alcune delle maggiori capitalizzazioni negli Stati Uniti e nel vecchio continente.
Il settore tecnologico statunitense sarà al centro dell'attenzione con i risultati di Tesla, Meta Platforms, Microsoft e Alphabet previsti per questa settimana, che dovrebbero fornire agli investitori un'idea di cosa aspettarsi dal resto delle magnifiche sette.
In Europa, gli investitori attendono un'enorme serie di risultati societari, dai titoli bancari come Axa e BNP Paribas al settore del lusso con Kering, l'Oréal ed Hermes.
Queste numerose relazioni provenienti da tante direzioni diverse potrebbero essere difficili da digerire per gli investitori, il che potrebbe causare picchi di volatilità a breve termine sui benchmark.
L'indice STOXX-50 è scambiato al di sopra dei 4.900 pts dopo un forte rimbalzo oltre i 4.850 pts alla fine della scorsa settimana.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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