VALUTE
Il dollaro statunitense ha recuperato qualcosa durante le prime negoziazioni europee di giovedì, in seguito alla pubblicazione degli ultimi verbali della Fed, che sono stati interpretati dal mercato come ancora decisamente hawkish. Le note della riunione del FOMC di dicembre hanno rivelato che, nonostante affiori l’idea che il ritmo degli aumenti dei tassi dovrebbe rallentare, i rappresentanti di politica monetaria sono ancora focalizzati nel controllo dell'inflazione.
Il risultato è che i tassi dovrebbero rimanere elevati più a lungo di quanto atteso dagli analisti. In questo contesto potrebbe esserci spazio per ulteriori guadagni del dollaro statunitense, soprattutto se gli investitori decidessero di iniziare a prendere alla lettera il messaggio della Fed. I mercati stanno scontando una svolta da parte della banca centrale statunitense entro la fine dell'anno, uno scenario che si scontra però con gli ultimi verbali.
Ricardo Evangelista – Analista Senior, ActivTrades
AZIONI EUROPEE
Stamani nel vecchio continente i listini registrano un leggero calo, con un ritorno verso i supporti chiave dopo tre giorni consecutivi di rialzi. I titoli ciclici della sanità e dei consumi sono i peggiori in termini di performance, mentre il settore immobiliare e le azioni dell'energia hanno impedito agli indici di scendere molto più in profondità. L'indice STOXX-50 è scambiato in ribasso dello 0,50%, mentre l'indice FTSE-100 ha registrato la migliore performance, dato che il calo della sterlina ha alleviato la pressione nei confronti delle grandi società britanniche esportatrici.
Sebbene la price action negativa di oggi sia stata innescata dai verbali della Fed di ieri sera su tassi e inflazione, l’andamento dei prezzi può anche essere visto come una correzione tecnica all'interno del più ampio trend rialzista cominciato all'inizio dell'anno. Il sentiment positivo di fondo è ancora presente e fintanto che rimane tale, un rimbalzo dai nuovi minimi rimarrà lo scenario più probabile.
Tuttavia, è probabile che gli operatori comincino a proteggersi, in ragione dei dati che verranno diffusi oggi: i PMI del Regno Unito, la variazione dell'occupazione non agricola ADP negli Stati Uniti e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, con i Nfp che incombono domani.
Pierre Veyret – Analista tecnico, ActivTrades
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