Si avvicinano i momenti cruciali di questa settimana, a cominciare dal dato sull’inflazione USA che verrà pubblicato oggi pomeriggio alle 14.30. Si tratta del dato clou della giornata, perché un numero lontano dalle previsioni potrebbe scatenare la volatilità dei mercati, che in questo periodo invece sembrano cristallizzati all’interno di strette fasce di oscillazione.
Le previsioni sono per un incremento del dato generale annuo del 3.6% (contro un dato precedente del 3.2%) e un dato mensile in salita dello 0.6% (rispetto al +0,2% del mese scorso). Il dato core, per contro, è atteso a +4.3% su base annua e a +0.2% su base mensile. Ieri i mercati azionari sono rimasti in stand by, con Wall Street che ha chiuso misto (il Dow a +0.05%, l’S&P in calo dello 0.57% e il Nasdaq in flessione dell’1.04%). Movimenti che sono parsi totalmente decorrelati dagli altri mercati, specie con quello dei cambi dove, a rigor di logica, se le borse scendono il dollaro sale e viceversa. La decorrelazione in presenza di bassa volatilità significa scarso interesse e incertezza.
In questo momento ci sono timori legati al rialzo dell’inflazione, dovuti soprattutto all’aumento dei prezzi del petrolio, che ha visto il Brent salire sopra quota 92 e il Wti a ridosso degli 89 dollari al barile. Le preoccupazioni sono legate ai tagli della produzione dopo che l’Opec ha parlato di un deficit totale di 3.3 milioni di barili al giorno. Oggi è previsto anche il dato relativo al PIL inglese, atteso in rialzo su base annua dello 0.4%, un dato ben inferiore al +0.8% precedente. Su base mensile è atteso un calo dello 0.2%.
VALUTE
Le valute si sono mosse come se fossimo in una fase di appetito al rischio, con un calo del dollaro contro le principali valute, ad eccezione dello yen che ha ceduto ancora terreno, con UdsJpy che è tornato prepotentemente sopra quota 147. Attenzione però ai movimenti troppo rapidi, che potrebbero spingere la BoJ a farsi vedere sul mercato a sostegno della valuta locale.
Per l’EurUsd segnaliamo l’area compresa tra 1.0780 e 1.0800 come area cruciale su base giornaliera, dove vanno a confluire dei livelli statici di swing e le medie mobili esponenziali a 21 e 100 giorni, che rappresentano resistenze non facili da superare. L’area chiave per vedere un trend rialzista è posta a 1.0940-1.0950. Il Cable si trova ancora sotto quota 1.25 per effetto di un EurGbp tornata sopra 0.86. Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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