Ieri i mercati, dopo molte sedute caratterizzate da appetito al rischio, hanno vissuto una giornata di risk off, nella quale analisti e investitori hanno ascoltato le dichiarazioni di alcuni funzionari della Fed riguardanti l’eventualità di nuovi rialzi del costo del denaro e sono rimasti delusi dal taglio dei tassi deciso dalla PBoC, una riduzione ritenuta insufficiente per poter portare il paese fuori dalla crisi.
Oggi, tra l’altro, c’è attesa per il discorso di Jerome Powell al Congresso americano, con il mercato che teme che il Presidente richiami la necessità di ulteriori rialzi dei tassi. In Asia l’indice Hang Seng, il principale listino cinese, ha perso l’1.5% e anche lo Yuan è ancora in discesa, con UsdCnh che si avvicina a 7.20, minimo degli ultimi 7 mesi.
È sceso anche il petrolio, in ragione dei timori di un possibile calo della domanda, con il Wti a 71.50 e il Brent in area 76. Tecnicamente, nonostante ci siano dei minimi crescenti, siamo ancora in un trend ribassista, con i prezzi che rimangono al di sotto delle resistenze poste a quota 76 dollari al barile per il Wti e a 79 dollari per il Brent.
VALUTE
Sui cambi abbiamo assistito ad un parziale recupero del dollaro contro le principali valute, ma per ora insufficiente per poter dire che è iniziata una correzione più rilevante. EurUsd si è mosso al ribasso di una cinquantina di pips, così come il Cable sterlina, anche se entrambi i cambi in serata sono tornati rispettivamente sopra 1.0900 e 1.2750. La tendenza di fondo resta rialzista anche se la situazione di ipercomprato potrebbe generare una correzione più rilevantemente, che potrebbe verificarsi in presenza di dichiarazioni hawkish sui tassi da parte di Powell. Per tale ragione diventa cruciale ascoltare oggi il Governatore della Fed nella propria testimonianza al Congresso degli Stati uniti.
Ancora in rialzo anche UsdJpy, sostenuto dalle dichiarazioni di un membro della BoJ, Adachi, che ha dichiarato che l’economia giapponese presenta dei rischi di ribasso ed è prematuro apportare modifiche alla politica monetaria accomodante. Per il cambio le resistenze sono poste sopra 142.20. Fino a quando non ascolteremo delle dichiarazioni a parte della BoJ improntate alla necessità di rallentare la discesa dello yen, il trend al rialzo è destinato proseguire senza soluzione di continuità.
Stamani attenzione ai dati inglesi sui CPI, preludio della decisione della BoE di domani, attesi in ribasso all’8.4% nel dato generale e al 6.8% nel dato core. Oltre a questi, non dobbiamo sottovalutare anche i dati sui prezzi alla produzione. Nel primo pomeriggio attenzione ai dati sulle vendite al dettaglio canadesi e poi, alle 16.00, occhi puntati su Powell.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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